Di nuova istituzione, nasce il REM, reddito di emergenza utile per tutelare nuclei familiari in difficoltà ed esclusi dagli ammortizzatori sociali preesistenti. Il Rem può oscillare da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare, ed è
erogato in n. 2 quote. Le domande di richiesta si possono presentare da giugno sul sito INPS. Per ottenere il REM devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Di nuova istituzione, ai lavoratori domestici che hanno in corso dal 23 febbraio 2020, uno o più rapporti di lavoro per una durata superiore a 10 ore settimanali, viene riconosciuta , per i mesi di aprile e maggio, una indennità mensile pari a 500,00€ per ciascun mese. La condizione per ricevere il bonus è quella di non essere convivente con il datore di lavoro.
A seguito del “Decreto Rilancio”, approvato in data 13.05.2020, si riportano di seguito le principali novità, in materia di lavoro dipendente:
A seguito delle novità introdotte con il Decreto Legge 124/2019, entrato in vigore il 27 ottobre, l’obbligo di presentazione dei modelli F24 mediante gli strumenti telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (FISCOONLINE ed ENTRATEL) è stato esteso a tutti i crediti maturati “in qualità di sostituto d’imposta”, ricomprendendo quindi nella disposizione anche il c.d. “Bonus Renzi” e i rimborsi erogati a seguito della presentazione del modello 730.
Di seguito le principale novità introdotte dal decreto:
· Tutti i soggetti che intendono effettuare la compensazione di cui all’art. 17 D. Lgs. n. 241/1997, sono tenuti, sin da subito, ad utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel e Fiscoonline) per la presentazione telematica della delega F24 (sia con saldo zero che positivo).
· La nuova disposizione estende l’obbligatorietà dell’utilizzo degli strumenti di trasmissione telematica nella presentazione dei modelli F24 sia ai titolari di partita iva che ai privati.
· Non è più ammesso l’utilizzo dei servizi di home banking, remote banking o altri messi a disposizioni da Banche, Poste, etc. per la trasmissione di modelli F24 che presentino compensazioni di debiti e crediti.
· L’obbligo riguarda anche i crediti maturati in qualità di sostituto d’imposta per il recupero delle eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi/bonus erogati ai dipendenti (ad esempio, i rimborsi da modello 730 e “Bonus Renzi”).
Le aziende che fino ad oggi hanno gestito il modello F24 per conto proprio, per continuare a gestire autonomamente il modello dovranno essere accreditati sul sito delle Agenzie delle Entrate ed utilizzare gli strumenti telematici Fiscoonline ed Entratel, oppure decidere di affidare la gestione ai professionisti abilitati.
L’articolo 1 comma 677 della Manovra 2020 (Legge n. 160/2019) modificando l’articolo 51 comma 2 del Testo unico delle imposte sui redditi (cosiddetto TUIR contenuto nel DPR n. 917/86) prevede dal 1° gennaio 2020:
Nel primo caso, quello dei buoni cartacei, la soglia è stata diminuita dai precedenti 5,29 euro. Per i buoni elettronici, invece, l’asticella si alza rispetto ai 7 euro previsti fino al 31 dicembre 2019.
La norma ha il chiaro intento di favorire i buoni elettronici rendendoli doppiamente convenienti: da un lato ne aumenta l’esenzione, dall’altro rende meno appetibili i “concorrenti” cartacei.
Il giorno 28 marzo 2019 è stata firmata la bozza di accordo per il rinnovo del Ccnl Cooperative Sociali, sottoscritta e validata entro il 20 maggio 2019 in via definitiva.
Le principali novità sono:
L’Inps ha deciso una drastica inversione di tendenza per la richiesta degli assegni per nucleo familiare (ANF).
Da Aprile 2019 i lavoratori dipendenti dovranno predisporre la richiesta ANF solo online tramite sito Inps. Il modulo cartaceo, da consegnare al datore di lavoro, resta valido solo per i dipendenti agricoli.
Da ora in poi, sarà l’Inps, che una volta ricevuta la domanda online, determinerà gli importi da assegnare al nucleo familiare.
In sintesi la procedura sarà la seguente:
Resta, invece, invariata la procedura online per richiedere l’autorizzazione ANF (ad esempio per i soggetti non coniugati/separati/conviventi).
L’istituto dopo anni di stallo, visto il mutare del sistema produttivo, ha rivisto tutta la propria classificazione dei rischi assicurativi, procedendo con sistemazione voci rischio, raggruppando attività od eliminandone alcune voci (comprese le Pat ponderate).
L’istituto ha provveduto altresì a modulare i tassi in riferimento alle nuove voci di rischio, tendenzialmente anche riducendo l’impatto economico dei tassi per le aziende.
In sostanza dal 2019 abbiamo un nuovo sistema classificatorio delle attività.
Con l’entrata in vigore della L. 96/2018 del 12.08.2018, i tempi determinati si riducono da 36 a 12 mesi.
Solo occasionalmente, è possibile prorogarli a 24, con specifiche motivazioni.
Il numero massimo di proroghe previsto è di 4.
Ogni rinnovo (riassunzione) aumenta il contributo di addizionale Aspi dello 0,5%, ed è necessario motivarlo.
In deroga a quanto previsto dalla legislazione, i Ccnl possono prevedere, in ragione di particolari attività di settore, durate superiori dei tempi determinati.
Il Dm 22 marzo 2018 ha attuato quanto previsto dalla legge 124/2017 che prevede la possibilità di una destinazione parziale del TFR ai fondi pensione.
Il lavoratore può scegliere di :
Il nuovo modello TFR2, su cui esercitare la scelta, prevede che il trattamento di fine rapporto venga conferito integralmente o nella misura prescelta, in conformità alle previsioni delle fonti istitutive collettive.